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contrario, sulla repulsione che sostanze grasse e oleose hanno nei confronti
            dell’acqua.


                 ➢ Realizzazione: la lastra di pietra (che dev’essere una pietra calcarea

                    in  carbonato  di  calcio)  viene  accuratamente  levigata  e
                    successivamente disegnata (in modo speculare rispetto all'immagine
                    che  si  vuole  ottenere)  con  una  matita  grassa;  la  lastra  viene  poi
                    trattata  con  una  miscela  a  base  di  acido  nitrico,  gomma  arabica

                    acidificata  e  acqua,  che  agisce  solo  sulle  parti  non  protette  dalle
                    tracce di matita, rendendole idrofile. La matrice viene infine bagnata
                    e inchiostrata: l’inchiostro aderisce alle parti grasse e viene respinto

                    dalle parti bagnate e l’immagine può così essere impressa mediante
                    l’uso di un torchio tipografico.Finita la tiratura, la pietra può essere
                    riutilizzata dopo pulitura con pomice e altri abrasivi, stampe a più

                    colori si ottengono utilizzando un’impronta su pietra per ogni colore.
                    Nel  procedimento  litografico  si  riconoscono  quattro  metodi
                    principali:  la  litografia  artistica  o  commerciale,  autografia,

                    l’incisione su pietra, la cromolitografia. A seconda della qualità di
                    stampa  che  si  vuole  ottenere.  Indipendentemente,  però,  dallo
                    specifico  metodo,  in  linea  generale,  per  la  stampa  con  litografia  è
                    necessario  preparare  la  pietra  litografica  e  tracciare  con  sostanze

                    grasse o resinose i disegni da stampare. Tali materiali oleosi, da un
                    lato,  aderiscono  perfettamente  ai  pori  della  pietra  litografica,
                    dall’altro, essendo idrofobi, respingono l’acqua della successiva fase

                    del procedimento. A questo punto, infatti, si inumidisce la pietra e in
                    seguito la si inchiostra. Molto spesso la tecnica della litografia così
                    descritta  viene  arricchita  con  l’utilizzo  dell’acido  citrico  e  della
                    gomma  arabica.  Soluzione  che  esaspera  le  proprietà  dei  materiali

                    litografici,  rendendo  maggiormente  evidente  la  separazione  della
                    parte  idrofoba  della  pietra  litografica  da  quella  idrofila.
                    Accorgimento questo che rende il prodotto stampato più nitido e di

                    migliore  qualità.  Una  volta  preparata  la  matrice,  la  stampa  vera  e
                    propria può essere effettuata mediante il torchio litografico. Questo
                    grazie  alla  sua  azione  meccanica  riesce  a  trasferire  i  disegni  della

                    matrice, previamente inchiostrata con un rullo, ad esempio alla carta.
                    Per la stampa con litografia si utilizza una specifica pietra estratta
                    dalle cave di Solenofen vicino Monaco di Baviera. Tale materiale,

                    conosciuto  anche  col  nome  di  calcare  litografico  di  Solenhofen,  è
                    costituito  quasi  esclusivamente  da  carbonato  di  calcio.  In  forme

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